Come gli/le insegnanti possono promuovere l’inclusione attraverso strategie digitali

insegnamento digitale

Man mano che la tecnologia e la digitalizzazione si diffondono e si evolvono, è sempre più importante garantire che tutti acquisiscano una partecipazione digitale attiva e responsabile, una necessità per qualsiasi cittadino e cittadina del futuro. Tuttavia, nonostante la rapida evoluzione tecnologica, una parte significativa della popolazione mondiale, specialmente nelle comunità svantaggiate, non ha accesso alle risorse digitali, ampliando ulteriormente il divario digitale. Affinché l’alfabetizzazione digitale sia acquisita da tutti e tutte senza eccezioni in modo equo, dobbiamo assicurarci che sia accessibile e inclusiva.

Le ricerche su questo argomento sottolineano la sua importanza, specialmente nel campo dell’istruzione, ma evidenziano sfide ricorrenti che gli/le insegnanti affrontano. Pertanto, la domanda su cui riflettere è: come possono gli educatori e le educatrici favorire un ambiente digitale inclusivo?

Può essere complicato distinguere tra alfabetizzazione digitale e inclusione digitale, poiché sono strettamente interconnesse. Tuttavia, è importante comprendere la sfumatura prima di andare oltre. Per esempio, uno studente o una studentessa potrebbe possedere competenze digitali di base ma essere comunque escluso per mancanza di accesso a internet o a piattaforme accessibili.

L’alfabetizzazione digitale si riferisce alla capacità di utilizzare in modo efficace e responsabile le tecnologie digitali, gli strumenti e le piattaforme per accedere, valutare, creare e condividere informazioni.

L’inclusione digitale garantisce che tutti gli individui, indipendentemente dal loro background socioeconomico, posizione geografica o abilità, abbiano accesso equo agli strumenti, risorse e competenze digitali necessari per avere successo in un mondo sempre più digitale.

Gli/le insegnanti svolgono un ruolo cruciale nell’assicurare l’applicazione dell’inclusione digitale. Non sono solo facilitatori di conoscenza, ma anche promotori di accesso ed equità.

Ecco alcune buone pratiche di cui gli/le insegnanti possono beneficiare per migliorare l’alfabetizzazione digitale inclusiva nelle loro classi.

– Utilizzare strumenti accessibili:

Gli/le insegnanti possono utilizzare strumenti integrativi in grado di aiutare studenti e studentesse con esigenze diverse e migliorare l’accessibilità. Ad esempio, nel caso in cui uno studente o una studentessa abbia difficoltà a scrivere, si possono utilizzare strumenti in grado di trasformare il parlato in testo, o per gli studenti e le studentesse che hanno difficoltà a leggere, si possono utilizzare strumenti per la trascrizione del testo. Inoltre, strumenti come i sottotitoli per i video e le dimensioni personalizzabili dei caratteri possono essere molto utili per studenti e studentesse ipovedenti o con difficoltà uditive.

Anche la semplificazione della navigazione delle piattaforme e degli strumenti di apprendimento digitale utilizzati per l’insegnamento è essenziale per garantire che gli studenti e le studentesse con diverse abilità possano utilizzarli in modo equo.

– Adottare un design universale per l’apprendimento:

Gli/le insegnanti possono adottare il design universale progettando lezioni flessibili che includano attività adattabili a diversi livelli. Inoltre, possono offrire a studenti e studentesse diverse opzioni e mezzi per interagire con i materiali didattici, come video, podcast, attività pratiche e quiz interattivi.

La progettazione universale per l’apprendimento può essere messa in pratica anche in classe, consentendo a studenti e studentesse di dimostrare ciò che hanno appreso nei formati a loro più adatti, senza imporre un unico modo di valutare le loro conoscenze. Per esempio, in una lezione di storia, gli studenti e le studentesse potrebbero scegliere tra la creazione di una linea del tempo digitale, la stesura di un saggio o la presentazione di una relazione video per dimostrare ciò che hanno appreso.

– Incorporare l’IA per personalizzare l’apprendimento:

L’Intelligenza Artificiale può essere utile per adattare i contenuti e il ritmo alle esigenze individuali degli studenti e delle studentesse, creando esperienze di apprendimento inclusive.

Gli/le insegnanti non dovrebbero esitare a trarre vantaggio dagli strumenti basati sull’intelligenza artificiale che possono guidarli nella semplificazione della pianificazione delle lezioni.

Infatti, piattaforme come ChatGPT o sistemi di apprendimento adattivi possono suggerire risorse adatte a studenti e studentesse diversi.

– Promuovere l’empatia digitale e spazi online sicuri:

Gli/le insegnanti possono sottolineare l’importanza di una comunicazione online rispettosa tenendo lezioni sull’empatia digitale e sulle interazioni online rispettose. Ciò può essere fatto attraverso scenari di vita reale che possono aiutare studenti e studentesse a mettere in pratica comportamenti positivi. Il progetto Digi-Civis ha sviluppato un Kit di strumenti con i compiti di realtà per aiutare studenti e studentesse a comprendere l’impatto delle loro azioni online sugli altri. È possibile consultarli nella sezione risultati del sito web del progetto: https://www.digi-civis.eu/

Questi strumenti possono aiutare a stabilire norme online chiare che possono favorire un ambiente virtuale sicuro e inclusivo, utile sia all’interno che fuori della classe.

– Beneficiare di corsi e risorse disponibili per insegnanti:

Sul nostro sito web è disponibile un corso libero e gratuito. Il corso fornisce agli/alle insegnanti le competenze necessarie per affrontare i problemi dell’inclusione digitale. Potrebbe essere un ottimo modo per iniziare: https://www.digi-civis.eu/

L’alfabetizzazione digitale non riguarda solo l’accesso alla tecnologia. Per essere realmente messa in pratica, deve coinvolgere un uso efficiente e responsabile degli strumenti digitali, combinando competenze tecniche, pensiero critico e consapevolezza sociale per navigare il mondo digitale in modo sicuro, etico e produttivo. Quindi, quali passi farai oggi per rendere la tua aula più inclusiva dal punto di vista digitale?

Riferimenti